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Lagarde per il digital: una spinta all’Europa

La presidente della BCE Christine Lagarde afferma che per la ripresa dell’eurozona sono necessari investimenti nel digital e nel green.

Dopo vari mesi siamo finalmente arrivati ad un punto di svolta in questa emergenza Covid. La crisi economica che ne è seguita infatti ha colpito duramente tutti i mercati mondiali, rischiando di far collassare l’intero sistema. Anche l’Europa in un primo momento sembrava sul punto di crollare ma invece, contro ogni previsione, è accaduto un fatto incredibile.
Gli stati membri, da sempre in conflitto fra loro, hanno infatti deciso di unire le forze per affrontare questa minaccia. Adesso finalmente la situazione si è stabilizzata e il piano di rilancio, approvato il 21 luglio, ha ufficialmente preso piede. È quindi arrivato il momento di decidere in quale direzione dirigere la ripresa prima che una possibile seconda ondata blocchi ogni iniziativa.

Le affermazioni di Lagarde

La presidente della BCE, Christine Lagarde ha affermato che “solide politiche strutturali concepite e realizzate a livello nazionale possono contribuire a una ripresa più forte, veloce e uniforme” e che “sono particolarmente importanti per ringiovanire le nostre economie, con l’accento sugli investimenti in aree prioritarie come il green e la transizione digitale”.

Queste dichiarazioni sono un forte segno di come anche gli organi internazionali europei siano in allarme. I vari paesi dell’Unione si sono accorti che non raggiungono gli standard delle altre realtà economiche globali sui temi del digital e dell’ecosostenibilità. Per questo motivo si impone un piano comune che possa ribaltare la situazione.

Verso un’Europa completamente digitale

Adesso che i vari stati sono pronti a fare fronte comune, per la prima volta dopo anni la barriera che impediva la realizzazione di questo progetto è stata abbattuta. A sostegno delle parole di Lagarde molti paesi, fra cui anche l’Italia, si sono recentemente impegnati in una politica di aiuti finanziari per le industrie tecnologiche e innovative tramite il pacchetto Next Generation EU.

Questo finanziamento, del valore complessivo di 750 miliardi, può essere una grande occasione per le PMI in tutta Europa. Infatti, anche se buona parte di questi fondi saranno destinati a grandi imprese e iniziative statali, altri saranno utilizzati per favorire le aziende considerate meritevoli per i propri sforzi nell’adeguamento tecnologico.

Tra gli obiettivi dell’Unione Europea verso cui indirizzare i propri capitali al primo posto c’è sicuramente la digitalizzazione. Oltre al potenziamento dello sviluppo del 5G, fondamentale per la digital transformation, tra le proposte ci sono la creazione di un cloud totalmente europeo e lo sviluppo dell’analisi dei big data.

Una simile trasformazione non può avvenire però senza sacrificio: le aziende che non vorranno adeguarsi saranno infatti destinate a scomparire. In un processo simile all’evoluzione quindi le imprese che prospereranno saranno quelle pronte ad abbracciare il cambiamento. Staremo a vedere quali saranno le future scelte della comunità europea, ma è chiaro in quale direzione è proiettato il futuro.

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