L’intelligenza artificiale generativa nella moda
A New York l’evento creativo per individuare i nuovi talenti del mondo fashion che in questo momento stanno utilizzando al meglio l’AI generativa.
Lo scorso aprile New York ha ospitato un evento unico nel suo genere: la prima AI Fashion Week, sfilata dedicata agli stilisti emergenti che sviluppano le loro creazioni grazie all’Intelligenza Artificiale Generativa. L’intelligenza artificiale generativa (o IA generativa o GenAI) è un tipo di intelligenza artificiale in grado di generare testo, immagini, video, musica o altri media, come ChatGPT, e ha potenziali applicazioni in una vasta gamma di settori, tra cui lo sviluppo di software, il marketing, l’editoria e la moda.
L’evento innovativo è nato con l’obiettivo di scoprire i nuovi talenti della moda che lavorano con l’IA generativa, un vero e proprio scouting di stilisti condotto da una giuria composta da personaggi celebri del mondo fashion e da famosi beauty, design e fashion influencer. Con più di 350 creator, l’evento è stato organizzato in collaborazione con Revolve Group, azienda specializzata nella rivendita di moda e prodotti di bellezza online per il target millennial e Gen Z.
AI Fashion Week 2023
Ai designer è stata data una piattaforma che ha la funzione di vetrina, grazie alla quale hanno sperimentato la nuova tecnologia basata sull’AI e mostrato le loro creazioni ai direttori creativi: collezioni costituite da un minimo di 15 look a un massimo di 30 look. Grazie poi all’AI, i creativi hanno riprodotto l’immagine dei capi dei loro marchi preferiti sviluppandone di nuovi, e in alcuni casi creando anche capi molto più belli degli originali.
L’AI Generativa e il business della moda
Negli ultimi mesi l’interesse del settore moda per l’AI generativa ha superato di gran lunga quello per il Metaverso o per la realtà aumentata e virtuale, mostrando i suoi innumerevoli ambiti di applicazione. Secondo l’analisi di McKinsey, in un periodo compreso tra i tre e i cinque anni l’AI generativapotrebbe infatti raggiungere fino a 275 miliardi di dollari di profitti nei settori dell’abbigliamento, della moda e del lusso.
L’AI generativa, infatti, può analizzare il sentiment dai video sui social media, o modellare le tendenze da più fonti di dati sui consumatori. I direttori creativi possono inserire schizzi e dettagli come tessuti, tavolozze di colori e motivi, in una piattaforma alimentata dall’intelligenza artificiale
generativa che crea automaticamente una serie di “proposte”, consentendo così ai designer di giocare con un’enorme varietà di stili e look. Un team potrebbe quindi progettare nuovi articoli sulla base di questi risultati, mettendo il tocco distintivo di una casa di moda su ogni look e arrivando a creare prodotti veramente innovativi, magari in edizione limitata. Non resta dunque che attendere di vedere dove ci porterà questa nuova tendenza che ha conquistato il mondo della moda.