Le foto brutte su Instagram Umberto Macchi

Le foto brutte su Instagram

C’è una nuova moda tra i giovani utenti di Instagram: postare foto brutte, strane, banali. Scopriamo il perché

Sia chiaro: non è che abbiamo smesso di immortalare le nostre fintissime cene nei posti più cool del mondo, i nostri vestiti costosissimi o le nostre facce ritoccate sì con la chirurgia ma anche con i filtri più in voga del momento. Tuttavia, accanto a questa versione patinata della realtà ne è spuntata anche un’altra, una in cui scattiamo selfie sfocati, foto sgranate, e ci facciamo vedere così come siamo, senza filtri né particolari abbellimenti. E attenzione: perfino (e a volte soprattutto) i vip lo fanno. Ma come mai ora su Instagram va di moda postare foto brutte?

L’era della bruttezza

Benvenuta realtà e benvenuta era della bruttezza! Eh sì, perché da un po’ di tempo c’è anche chi se ne frega dei feed patinati e delle immagini perfette, dei colori in palette e degli scatti da Vogue. Sono arrivati anche i feed bruttini, anche tra gli influencer e le celebrità. La nuova vera attrazione ora sono i contenuti più strani, divertenti e privi di filtri. Questo trend è iniziato, secondo alcuni esperti, all’inizio della pandemia, quando tutti abbiamo iniziato a documentare le nostre giornate incasinate da reclusi.È stato in quel momento che abbiamo cominciato a farci selfie in tuta e ciabatte, mentre facevamo disastri in cucina o lavoravamo in mutande in camera da letto. La non-curanza estetica ha preso piede nella nostra quotidianità grazie al fatto che tutti condividevamo la stessa infausta situazione e nessuno aveva più modo di frequentare luoghi da sogno o ristoranti lussuosi: tutti eravamo abbruttiti sul divano di casa.

Il photo dump e la realtà

Ilphoto dump su Instagram, sotto un certo punto di vista, rispecchia esattamente quello che ci è capitato nella realtà.Letteralmente,photo dump significa “discarica di foto”: una carrellata di foto di vita vissuta unito alla non voglia di modificare gli scatti (spesso anche per apparire più autentici). Si tratta del modo in cui gli addetti ai lavori hanno iniziato a chiamare quel carosello di foto pubblicate dagli utenti in maniera dispregiativa, poiché visto di cattivo occhio. Ma dopo che la pandemia ci ha atterriti e i vari influencer hanno iniziato a scattare foto di vita quotidiana, il photo dump è entrato a far parte del feed di tutti noi.

Un uso di internet più “evoluto”

Ma perché c’è stata questa inversione di marcia? Oltre al bisogno di postare qualsiasi cosa, che durante il lockdown ha significato, appunto, la nostra normalissima e noiosissima vita in casa, c’è chi suggerisce che passare alle foto “easy” e senza pretese e poi alle stranezze pure e semplici, sia il frutto dell’evoluzione del modo in cui usiamo internet. Le persone più giovani, in particolare, sembrano dare più valore all’autenticità che a un’immagine online troppo ripulita e falsata. Il caos sbattuto in faccia dell’anti-estetica suona come se i vari creator stessero rigettando i feed tradizionali e i loro obiettivi impliciti. Questo anche grazie a TikTok, che da sempre propone un’estetica più grezza e intima. Pur con tutta la nostra tecnologia, siamo paradossalmente sempre alla ricerca di nuovi metodi per avere immagini in bassa definizione: la gente è tornata a usare la fotocamera frontale del cellulare, a zoomare al massimo o persino a utilizzare telecamere digitali a basso costo per ridurre alla fonte la qualità dei contenuti.

Un aspetto antiestetico studiato

Foto genuinamente strane, selfie in versione lo-fi e un miscuglio di meme casuali: il nuovo bisogno di semplicità, realtà, normalità e autenticità è innegabile, soprattutto tra i giovani, ma non tutto è oro quello che luccica. Rimane comunque difficile negare che vi sia, anche in questa anarchia della forma, chi invece ne fa una ponderata e studiatissima scelta estetica. Un sacco di post di quel tipo possono apparire a prima vista bizzarri, sgradevoli o improvvisati sul momento, ma non sono quasi mai davvero brutti.L’anti-estetica, in questo caso, serve a volte per affermare che “ragazzi, guardatemi: anche al mio peggio, senza filtri e nelle pose più strane, la mia vita rimane bella e interessante”.

Instagram è un social per vecchi come Facebook?

Tuttavia, anche nei casi in cui sia proprio un’estetica dotata di una sua intenzionalità, rimane comunque un valido antidoto ai post troppo rifiniti del passato. Il feed ben curato è passato di moda: sa di vecchio. Oggi c’è, soprattutto tra i giovanissimi, un desiderio di vita vera e di presenza, quindi si richiede uno sforzo minimo per apparire sui social: in questo modo c’è più tempo a disposizione per essere presenti nel mondo.

Significa che Instagram ha i giorni contati? Questa anti-estetica potrebbe, infatti, rivelarsi come l’ultima frontiera della piattaforma. Ma non è dato sapere. Intanto,è senza dubbio interessante vedere persone creative abbracciare la “bruttezza”, la “stranezza” o comunque un’estetica personale come una forma di controcultura in uno spazio digitale che è diventato sempre più omogeneo e uniforme.

I commenti sono chiusi.